Incentivi della Regione Marche per il sostegno alla creazione d’impresa

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REGIONE MARCHE

Concessione di incentivi per il sostegno alla CREAZIONE DI IMPRESA

Requisiti dei soggetti che possono presentare la domanda

I soggetti che possono presentare domanda di contributo devono avere un’età minima di 18 anni, essere residenti o domiciliati (domicilio da almeno 3 mesi) nella regione Marche, essere soggetti iscritti come disoccupati, ai sensi del D.lgs 150/2015, presso i Centri per l’Impiego, l’Orientamento e la Formazione (CIOF).

Tutti i requisiti dei soggetti richiedenti devono essere posseduti al momento della presentazione dell adomanda.

Ciascun soggetto può presentare una sola domanda di partecipazione e non può essere coinvolto in più progetti di nuova impresa.

La domanda va presentata all’area territoriale in cui il proponente ha la residenza/domicilio e intende costituire la sede legale e /o operativa dell’azienda. Risorse finanziarie

Le risorse complessive destinate all’intervento sono pari ad Euro 6.000.000,000

 

Tipologia di intervento e requisiti dei beneficiari

Saranno finanziate le nuove imprese, gli Studi Professionali, Singoli e/o Associati e/o dei Liberi professionisti, aventi sede legale e/o sede operativa nel territorio della regione Marche che si costituiscono dopo la pubblicazione del presente Avviso Pubblico sul BURM e successivamente alla presentazione della domanda di contributo da parte del richiedente.

Come previsto dall’art. 23, comma 1, della L.R. n. 2/2005, in ogni caso la sede operativa della nuova impresa dovrà essere situata nel territorio della Regione Marche. Per quanto riguarda gli studi professionali, singoli o associati, e i liberi professionisti, per sede operativa si intende il luogo di esercizio dichiarato nella “Dichiarazione di inizio attività” compilata per l’ottenimento della Partita IVA.

 

Beneficiari del contributo

 Imprese (individuali, società di persone e società di capitali, cooperative):

  • iscritte alla Camera di Commercio con relativa acquisizione della P.IVA, in data successiva alla pubblicazione dell’Avviso Pubblico sul Burm e dopo l’invio della domanda di contributo da parte del richiedente;
  • aventi sede legale e/o operativa nel territorio regionale (è in ogni caso indispensabile, ai sensi dell’art. 23 della L.R. 2/2005, che l’impresa beneficiaria abbia almeno una sede operativa nel territorio regionale);
  • che soddisfino i criteri di cui all’art. 1 dell’Allegato I al Reg. UE 651/2014 (PMI);
  • di cui siano soci esclusivamente persone fisiche.

 

Studi Professionali, Singoli e/o Associati e/o dei Liberi professionisti (intesi come singole realtà organizzative, nelle quali un numero di persone fisiche pari o superiori ad uno, gestiscono anche in forma associata, a prescindere dalla forma giuridica adottata, un’attività economica”)

  • che acquisiscono la partita IVA in data successiva alla pubblicazione dell’Avviso Pubblico sul Burm e dopo l’invio della domanda di contributo da parte del richiedente
  • aventi sede legale e/o operativa nel territorio regionale (è in ogni caso indispensabile, ai sensi dell’art. 23 della L.R. 2/2005, che abbiano almeno una sede operativa nel territorio regionale)
  • di cui siano soci esclusivamente persone fisiche.

 

Requisito di nuova impresa

Per la verifica di “nuova impresa” fa fede la data di iscrizione al Registro Imprese presso la Camera di Commercio competente per territorio (non è sufficiente l’indicazione del solo numero d’iscrizione al R.E.A. Repertorio Economico Amministrativo).

Nel caso di Studi Professionali, Singoli e/o Associati e/o dei Liberi professionisti (di cui all’art. 4.2 fa fede la data di apertura della partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate competente per Territorio)

Successivamente all’ammissione a finanziamento dei richiedenti saranno definiti i beneficiari che sono le nuove realtà costituite (imprese e gli studi Professionali, Singoli e/o Associati e/o dei Liberi professionisti), alle quali verrà erogato il contributo spettante.

 

Entità del contributo

Il progetto di creazione di impresa viene predisposto sulla base dell’ Allegato A2, redatto attraverso la procedura SIFORM. Nel progetto, sono elencate le spese e i relativi costi (al netto d’IVA e di qualsiasi onere accessorio), per le quali si chiede il contributo. I contributi sono concessi per un importo fino a 30.000,00 euro. I contributi riconducibili alle spese ammissibili al FSE sono consentiti fino al 100%, fatta eccezione per i voucher formativi che possono essere concessi fino ad un importo massimo dell’80% della spesa. Il progetto d’impresa può comprendere spese rientranti nel campo d’intervento del FESR a garanzia del successo dell’operazione.

I contributi riconducibili alle spese nell’ambito FESR (infrastrutture, terreni e beni immobili) sono consentiti fino ad un massimo del 50% del contributo pubblico complessivo riconosciuto e comunque nel rispetto dei tetti fissati dal Reg. UE 1301/2013.

Possono essere ammessi a contributo i progetti che prevedano una spesa minima pari o superiore a 10.000,00 euro.

 

Elenco spese ammissibili

Spese infrastrutture, terreni e beni immobili;

Spese di costituzione (onorario notarile, comprensivo di IVA, se non recuperabile;

Spese per assicurazioni* per la copertura di rischi inerenti l’utilizzo di risorse umane e strumentali impiegate nel progetto di impresa)

Spese per la fideiussione

Spese relative alle consulenze tecniche (consulenza fiscale, gestionale e marketing);

Spese per la frequenza di attività formative collettive o individuali dei soggetti coinvolti nel progetto di creazione di impresa, anche mediante l’utilizzo di voucher, utilizzabili presso le strutture formative regionali accreditate ai sensi del vigente dispositivo regionale);

Spese per l’acquisto o l’ammortamento di attrezzature e beni mobili (compreso l’acquisto di attrezzature e beni mobili usati);

Spese per affitto immobili;

Spese pubblicitarie;

Spese relativi ai canoni di leasing dei beni di cui al punto B.2.5;

Spese per l’acquisto di hardware e software ( finalizzati all’informatizzazione ed all’allacciamento a reti informatiche);

Spese per l’acquisto di brevetti o licenze d’uso.

L’acquisto (o l’ammortamento) di beni usati è ammissibile a contributo, qualora:

il venditore rilascia una dichiarazione attestante la provenienza esatta del materiale e che lo stesso, nel corso degli ultimi sette anni, non ha beneficiato di un contributo nazionale o comunitario;

il prezzo del materiale usato non è superiore al suo valore di mercato ed è inferiore al costo di materiale simile nuovo;

le caratteristiche tecniche del materiale usato acquisito sono adeguate alle esigenze dell’operazione e sono conformi alle norme e agli standard pertinenti.

L’ammortamento dei beni (sia nuovi che usati), alle condizioni disciplinate dall’art. 69 par. 2 del RDC è ammissibile nel caso in cui:

  1. all’acquisto del bene ammortizzato non abbia contribuito una sovvenzione pubblica
  2. il costo di ammortamento è direttamente riferito al periodo di sostegno dell’operazione
  3. il costo di ammortamento è calcolato conformemente alla normativa fiscale vigente e in base a coefficienti previsti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze;
  4. il bene ammortizzato sia inserito nel libro dei cespiti oppure in altra documentazione equivalente
  5. l’importo della spesa sia debitamente giustificato da documenti con un valore probatorio equivalente alle fatture, per i costi ammissibili rimborsati nella forma di cui all’art. 67 par. 1 del RDC.

 

Periodo di riferimento delle spese

Le spese devono essere sostenute e pagate a partire dal giorno successivo a quello di invio della domanda di contributo, fino alla data prevista per la conclusione del progetto (stabilita in 12 mesi decorrenti dalla data dell’atto di ammissione a finanziamento). Le spese devono essere documentate con fatture o documenti contabili aventi valore probatorio equivalente. Nel caso di scorrimento di graduatoria, le spese devono essere sostenute e pagate dal giorno successivo a quello di invio della domanda di finanziamento. Anche in quest’ultimo caso, il termine per la conclusione dei progetti decorre dalla data di ammissione a finanziamento (graduatoria).

E’ possibile prorogare il termine fissato per la conclusione per un periodo non superiore a 4 mesi, e a seguito di presentazione di richiesta formale e motivata da presentare almeno 30 giorni prima della data prevista per la conclusione dell’intervento.

Il riconoscimento del contributo effettivamente liquidabile per le spese avverrà in sede di rendiconto. In ogni caso l’importo erogato non potrà essere superiore a quello concesso. Inoltre, per risultare ammissibili all’aiuto, le spese dovranno anche essere:

-riferite alle tipologie di spesa approvate con il progetto in sede di domanda o ad investimenti previsti da varianti autorizzate per iscritto dalla Regione Marche.

In ogni caso per l’ammissibilità delle spese si fa riferimento al Manuale per la gestione e la rendicontazione dei progetti inerenti la formazione e le politiche attive del lavoro di cui alla DGR n. 802 del 4/06/2012.

Per assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari il beneficiario del contributo deve utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali dedicati, anche in via non esclusiva, alle spese relative al progetto di impresa finanziato

 

Termini e modalità di predisposizione e presentazione della domanda

Le domande di richiesta contributo, a valere sul presente Avviso, possono essere presentate dal giorno successivo alla pubblicazione del presente atto nel BUR della Regione Marche ed entro il 12 aprile 2018. La domanda va presentate esclusivamente dal soggetto richiedente per via telematica utilizzando il formulario presente nel sistema informatico SIFORM2 all’indirizzo internet https://siform2.regione.marche.it

L’utente dovrà trasmettere telematicamente la seguente documentazione:

  1. Domanda di finanziamento generata compilando il formulario on line, riportata a titolo esemplificativo all’allegato A1
  2. Scheda anagrafica e elenco dettagliato delle spese per le quali si chiede il contributo, generata compilando il formulario on line, riportata a titolo esemplificativo all’allegato A2. Tutte le spese dovranno essere indicate al netto dell’IVA se detraibile, di qualsiasi onere accessorio.
  3. Progetto d’impresa sottoscritto dal soggetto che presenta la domanda, redatto utilizzando il facsimile (A3) del presente Avviso pubblico.
  4. Curriculum vitae (formato europeo) di ciascun soggetto coinvolto nell’attività d’impresa in qualità di titolare o socio, debitamente sottoscritti (compreso il richiedente)
  5. Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà (A4) del soggetto richiedente e di tutti i soggetti coinvolti, anche dei soci di minoranza
  6. Documenti di identità del richiedente e di ciascun soggetto coinvolto

 

Cause di inammissibilità delle domande

L’istruttoria di ammissibilità è svolta dai responsabili del procedimento competenti per territorio nominati dal Dirigente della P.F. a conclusione della quale, con appositi decreti dirigenziali, sarà disposta l’eventuale esclusione dall’esame di valutazione delle domande ritenute inammissibili. Sono considerate inammissibili le domande:

  1. inviate con modalità difformi da quelle indicate nell’art.9;
  2. non debitamente firmate e non corredate da tutta la documentazione prevista all’art.9;
  3. presentata all’area territoriale diversa dalla residenza o domicilio del richiedente e dalla sede legale e/o operativa della nuova impresa.
  4. presentata da soggetti diversi da quelli indicati all’art. 2 del presente Avviso e non in possesso dei requisiti richiesti;
  5. non conforme a quanto stabilito all’art. 4 del presente Avviso;
  6. che prevedano una spesa inferiore a € 10.000,00.

Si precisa che saranno escluse anche le domande per le quali si riscontri, nel corso delle diverse attività d’istruttoria, la difformità delle dichiarazioni rese, dal richiedente, rispetto alle disposizioni previste dal presente Avviso pubblico.

Invece la mancanza di alcuni dati, dovuta a errata o incompleta compilazione della domanda sul sito Internet, comporterà la non attribuzione del relativo punteggio.

Il decreto relativo all’inammissibilità delle proposte progettuali alla fase di valutazione è comunicato agli interessati. Ai sensi della Legge n. 241/1990 e successive modifiche e integrazioni, tale provvedimento deve essere preceduto da un’apposita comunicazione ai destinatari sui motivi ostativi all’accoglimento della loro richiesta di contributo della proposta progettuale.

 

 

 

Obblighi dei beneficiari

I beneficiari si obbligano a:

  1. presentare la rendicontazione di spesa attraverso la procedura informatizzata del SIFORM;
  2. indicare l’ubicazione dei documenti di spesa inerenti al progetto;
  3. evitare un doppio finanziamento delle spese sostenute e dichiarate;
  4. consentire l’accesso ai documenti di spesa almeno alle seguenti autorità: di gestione, di audit e di certificazione;
  5. tenere una contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative all’operazione;
  6. informare la Regione dell’insorgere di eventuali procedure amministrative o giudiziarie concernenti il progetto finanziato;
  7. comunicare eventuali variazioni progettuali prima della scadenza del progetto, che dovranno

essere autorizzate dalla P.F.

  1. produrre una relazione a fine progetto sul grado di conseguimento degli obiettivi esplicitati nel progetto;
  2. garantire la stabilità delle operazioni secondo quanto previsto nel successivo articolo 19;
  3. garantire che la variazione negli elementi che hanno contribuito all’assegnazione dei punteggi a valere sull’ indicatore OCC, non determini uno scostamento del punteggio da quello attribuito allo stesso indicatore in sede di valutazione (e non determini, pertanto, una variazione della graduatoria approvata). j bis gli elementi che sono stato oggetto di valutazione riferiti agli indicatori IMP OCC e SET devono essere mantenuti per almeno due anni dalla conclusione del progetto.
  4. garantire l’esposizione dei loghi del FSE, e dell’Unione Europea fuori dalle sedi legali, o operative dove ha sede l’attività d’impresa che ha beneficiato del finanziamento, in conformità alla normativa comunitaria vigente (solo nel caso di contributi erogati superiori a 15 mila euro). I loghi ufficiali sono scaricabili dal sito: www.regione.marche.it.;
  5. realizzare il progetto entro il temine massimo di 12 mesi (tale periodo decorre dalla data dell’atto di ammissione a finanziamento – graduatoria); per motivate e giustificate richieste, da presentarsi entro i 30 giorni antecedenti la conclusione del progetto, può essere concessa una proroga di massimo 4 mesi) Per “progetto realizzato” si intende rendere l’impresa attiva realizzando entro il termine dei 12 mesi quanto previsto a progetto;
  6. rispettare le procedure di acquisizione di beni e servizi nel rispetto delle disposizioni della DGR 802/2012;
  7. rimanere beneficiario, da parte del presentatore della domanda ammessa a finanziamento, del contributo per tutta la durata del progetto (12 mesi più eventuale proroga concessa), ossia titolare dell’impresa nel caso di ditta individuale o studio individuale, socio nel caso di società, studio associato o cooperativa
  8. rispetto del limite di cumulo di aiuti pubblici come previsto dal regolamento De Minimis saranno concessi.

 

Rendicontazione dei progetti

Le spese dichiarate sono verificate mediante il controllo di tutti i giustificativi di spesa. Ai fini della liquidazione del saldo del contributo concesso, l’impresa trasmette, entro e non oltre 60 giorni dalla conclusione del progetto (stabilita in 12 mesi decorrenti dalla data dell’atto di ammissione a finanziamento- graduatorie), la seguente documentazione in originale:

  1. a) Richiesta di liquidazione del saldo del contributo
  2. b) Relazione conclusiva del progetto realizzato
  3. c) Copia del rendiconto secondo gli schemi prodotti da SIFORM (Scheda n. 1 – scheda generale di rendiconto; Scheda n. 2 – scheda dettaglio per voci di spesa)
  4. d) prospetto contenente gli occupati della nuova impresa
  5. e) dichiarazione sostitutiva atto di notorietà ai sensi artt. 38 e 47 D.P.R. 445 del 28/12/2000, relativa alla detraibilità/indetraibilità dell’IVA
  6. f) copia delle registrazioni contabili inerenti il progetto finanziato

Nel rendiconto si attesta:

– che le spese riguardano effettivamente ed unicamente quelle contenute nell’elenco allegato al Progetto d’impresa presentato all’atto della domanda;

-che i titoli di spesa indicati nel rendiconto sono fiscalmente regolari ed integralmente pagati;

– che l’impresa non è soggetta a concordato preventivo, fallimento, amministrazione controllata, scioglimento o liquidazione; non ha in atto procedimenti o provvedimenti per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui alla legge 19/03/90 n. 55 e successive modificazioni ed integrazioni sia per la ditta che per gli amministratori.

 

Modalità di erogazione del contributo

Successivamente alla comunicazione di ammissione al finanziamento (graduatoria), la P.F. Promozione e sostegno alle politiche attive per il lavoro e corrispondenti servizi territoriali, nella persona dei responsabili del procedimento provvederà alla liquidazione del contributo concesso. Il contributo sarà liquidato agli aventi diritto in una delle modalità di seguito indicate

 

Anticipo con fideiussione e saldo

una quota pari al 40% del contributo concesso, previa accettazione del contributo da parte del beneficiario. La concessione del contributo avviene a favore dell’impresa dopo la costituzione dell’impresa stessa; l’erogazione dell’anticipo avviene dietro presentazione di apposita garanzia fideiussoria pari al 40% del contributo totale ammesso, in favore della Regione Marche (come Facsimile Allegato 6). La Regione Marche si riserva la facoltà di accettare o meno la fideiussione presentata. La garanzia fidejussoria (alla luce dell’art. 1, comma 802 della L. n. 208/2015 ed in analogia con quanto disposto in proposito dagli artt. n. 93 e 103 del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i.) deve essere rilasciata da imprese bancarie o assicurative che rispondano ai requisiti di solvibilità previsti

dalle leggi che ne disciplinano le rispettive attività o rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell’albo di cui all’articolo 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell’albo previsto dall’articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e che abbiano i requisiti minimi di solvibilità richiesti dalla vigente normativa bancaria assicurativa.

La garanzia fideiussoria (redatta utilizzando il fac-simile di cui all’Allegato 6) deve avere una durata pari a 12 mesi con rinnovi semestrali fino ad un massimo di 24 mesi (termine congruo per approvare il rendiconto e svincolare la fideiussione).

 

il saldo del contributo concesso, alla conclusione del progetto e dietro presentazione dei documenti inerenti la conclusione del progetto e della documentazione richiesta, e successivamente all’approvazione del rendiconto finale.

Liquidazioni per stati d’avanzamento

Nel caso l’impresa non dovesse richiedere l’anticipo, è previsto la presentazione di un unico SAL (Stato di Avanzamento Lavori) entro i primi 6 mesi del progetto e con una spesa minima del 40% del totale delle spese a progetto, dietro dichiarazione fornita ai sensi del DPR 445/2000 e prodotta da SIFORM che attesti le spese effettivamente sostenute e pagate . In questo caso non è richiesta la fideiussione.

Liquidazione a rendiconto finale

È comunque data facoltà di richiedere l’erogazione complessiva del contributo in unica soluzione a seguito di rendicontazione finale delle spese. In questo caso non è richiesta la fideiussione.

 

Rendicontazione delle spese

Le spese devono essere riferite alle voci di costo approvate con il progetto; documentate con fatture o documenti contabili aventi valore probatorio equivalente (non sono ammissibili autofatture, fatture proforma e preventivi, bollettini postali, carte di credito prepagate e spese pagate in contanti) e devono essere sostenute dal giorno successivo a quello di invio della domanda di contributo fino alla data prevista per la conclusione del progetto, stabilita in 12 mesi decorrenti dalla data di ammissione a contributo (graduatoria). Detto termine può essere prorogato, a seguito di presentazione di richiesta formale e motivata, per un periodo non superiore a 4 mesi, da produrre entro 30 giorni antecedenti la conclusione del progetto.

Per assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari il beneficiario del contributo deve utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali dedicati, anche in via non esclusiva, alle spese relative al progetto di impresa finanziato La liquidazione dell’aiuto avviene a seguito della verifica della regolarità e pertinenza della documentazione prodotta e delle risultanze dei controlli in loco già esperiti.

Eventuali irregolarità rilevate sospendono i termini del pagamento fino alla produzione, comunque non oltre i sei mesi, da parte della ditta interessata, di idonea documentazione probante l’avvenuta regolarizzazione.

 

Divieto di doppio finanziamento

Il contributo pubblico concesso ai sensi del presente Avviso Pubblico non è cumulabile con alcun altra agevolazione contributiva o finanziaria pubbliche previste da norme regionali, statali, comunitarie o altre forme di incentivazione in genere, per i medesimi costi ammissibili.

Le imprese che avessero presentato domanda di agevolazione per gli stessi investimenti a valere su altra/e normativa/e, per le quali non sono ancora noti gli esiti dell’istruttoria, s’impegnano a fornire successivamente alla ricezione della comunicazione di ammissione a finanziamento (graduatoria) ai benefici comunicazione di rinuncia al/i contributo/i cui intende rinunciare.

 

 

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