TERREMOTO: IN ARRIVO 3 MILIARDI, SISMABONUS ED ESTENSIONE DEL REGIME DI AIUTO L. 181/89

lavoro sismabonus

Si è tenuta martedì 29 marzo a Palazzo Chigi la riunione sul terremoto che ha visto al lavoro il premier Gentiloni, il Commissario per la ricostruzione Vasco Errani ed i Presidenti delle regioni Marche, Lazio, Umbria ed Abruzzo nella quale è stato assunto un impegno: saranno stanziati 3 miliardi per un triennio, almeno 1 miliardo all’anno, in sostegno delle aree colpite dal terremoto del 206 e del 2017.

Tali fondi saranno stanziati all’interno della manovra correttiva che sarà varata nei primi di aprile.

Tale fondo pluriennale avrà una triplice finalità:

  • la ricostruzione delle aree colpite dal sisma ricomprese all’interno del cosiddetto “cratere”;
  • il sostegno al reddito ed all’attività delle imprese, attraverso l’istituzione di zone franche all’interno di queste aree;
  • misure per la messa in sicurezza degli edifici anche oltre l’area del “cratere”.

Inoltre l’ABI – Associazione Banche Italiane – ha pubblicato l’elenco degli Istituti di credito che hanno aderito alla Convenzione ABI-CDP “Plafond Sisma Centro Italia” che potranno erogare finanziamenti agevolati per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma.

Tra questi si segnalano importarti Istituti convenzionati con Confidi Cosvim che da sempre sono in campo per sostenere la crescita e lo sviluppo delle PMI del territorio: UBI Banca, Intesa Sanpaolo, Banca Popolare di Bari, BNL Gruppo BNP Paribas e BCC Picena.

Un ulteriore aiuto arriva dal SISMABONUS, detrazione fiscale approvata con la Legge di Bilancio 2017 che viene prorogata fino al 31 dicembre 2021. Con tale misura tutti gli interventi di messa in sicurezza ad adeguamento sismico degli immobili godranno dell’agevolazione fiscale “Sismabonus” per i prossimi 5 anni. Le detrazione sarà del 50% delle spese effettuate (che può salire fino all’80% in funzione al miglioramento antisismico raggiunto) per la messa in sicurezza ed adeguamento sismico degli immobili fino ad una spesa massima di 96 mila euro per unità immobiliare per ciascun anno e verrà restituita in 5 anni (non più in 10 anni come in passato).

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una dettagliata guida alle ristrutturazioni edilizie 

(scarica la guida)

e tra le maggiori novità segnaliamo che all’interno delle spese detraibili sono state comprese anche quelle sostenute per lo studio della condizione dell’immobile consistente nella classificazione e verifica sismica.

Importante correzione introdotta dal Sismabonus riguarda la tipologia di immobili per la quale si potrà richiedere l’agevolazione sugli interventi di ristrutturazione effettuati: non solamente per edifici adibiti ad abitazione principale ma anche per qualsiasi immobile residenziale o utilizzato per attività produttive. Inoltre l’agevolazione riguarda non solo gli edifici situati nelle zone sismiche ad alta pericolosità (Zone 1 e 2), ma anche quelli in zone a rischio modesto (Zona 3).

Segnaliamo inoltre che per accelerare il rilancio del sistema produttivo nei territori colpiti dagli eventi sismici, il Ministero dello Sviluppo economico ha esteso ai Comuni terremotati il regime di aiuto di cui alla legge n. 181 del 15 maggio 1989. A tal proposito potete pubblichiamo una guida che spiega i termini e le modalità per la presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni,

(scarica la guida).

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