Le aziende italiane hanno dovuto affrontare e stanno affrontando una serie di sfide. Il panorama economico è in continua evoluzione: l’inflazione, gli effetti post-Covid, la guerra Russia-Ucraina, l’aumento dei tassi di interesse, la necessità della digitalizzazione, l’attenzione alla sostenibilità e ai temi ESG anche lato filiera produttiva.
In questo contesto la gestione finanziaria dell’azienda non può essere affidata solo al commercialista o al consulente fiscale in quanto i nuovi contesti impongono filiere di consulenza integrata per sostenere efficacemente l’impresa. Il consulente di finanza quindi deve essere integrato (e non in competizione) con queste figure.
Diventa infatti fondamentale, per la sopravvivenza delle PMI sul mercato, avere un’attenzione particolare ai seguenti aspetti:
- Pianificazione finanziaria e analisi dei flussi di cassa: monitorare regolarmente i flussi di cassa, prevedere le entrate e le spese future per prevenire problemi di liquidità, programmare investimenti;
- Diversificazione delle fonti di liquidità: il canale bancario è importante ma non è l’unico. E soprattutto deve essere integrato con quello fintech e con quella che è definita la finanza alternativa, per non dimenticare il mondo dell’agevolato e degli incentivi fiscali;
- Digitalizzazione dei processi: disporsi di software per automatizzare i processi contabili, finanziari e di tesoreria;
- Ottimizzazione del capitale circolante con il cash-invoice e la cessione dei crediti fiscali;
- Monitoraggio continuo dei competitor, fornitori e propri clienti;
- Investimento nella formazione del personale.
“Per gli alpinisti la felicità non sta tanto nella vetta quanto nella scalata”
