Terremoto e Crisi, centralismo sbagliato

Terremoto e crisi

Terremoto e Crisi, centralismo sbagliato

Articolo di Massimo Valentini “Terremoto e crisi , centralismo sbagliato- Camere di Commercio e ricostruzione: serve vicinanza ai territori.

Segnaliamo l’articolo di Massimo Valentini dal titolo: Terremoto e Crisi, centralismo sbagliato.

“Il rapporto annuale 2016 sull’Economia delle Marche presentato in questi giorni dalla Banca d’Italia documenta il grande stress a cui sottoposta la struttura socio-economica della nostra regione. La crescita economica è minore della media italiana in quanto condizionata da due fattori caratterizzanti, da una parte una struttura di microimprese che fatica ad affrontare i cambiamenti radicali delle dinamiche di mercato e dall’altra l’evento terremoto che ha interessato una vasta zona della regione ove risiede più di un quinto della popolazione e che ha colpito attività agricole, turistiche e commerciali. E’ comunque confortante vedere come queste sfide siano state recepite da una buona parte delle persone e dei soggetti economici che hanno avviato lavori per il cambiamento e per la rinascita, sorretti da un desiderio non ridotto e da una solidarietà sorprendente del popolo che riesce anche ad affrontare le lentezze burocratiche di un modello di intervento statale e regionale che rende tutto più difficile. A tal proposito è opportuno fare anche un punto sulla politica nella nostra regione per verificare come stia aiutando questo lavoro per la rinascita che faticosamente molti stanno portando avanti. Desta preoccupazione l’attuale impostazione di alcune politiche dell’amministrazione regionale che sembra molto preoccupata di perseguire un modello di accentramento regionale di servizi e funzioni a scapito di politiche sussidiarie. E’ emblematica da questo punto di vista tutta la vicenda ancora in corso degli accorpamenti delle Camere di Commercio che ha visto l’amministrazione regionale molto impegnata a forzare la costituzione di una Camera di Commercio unica regionale mentre i Consigli di alcune Camere si erano espressi per la costituzione di due enti come consentito dalla normativa e richiesto pressantemente dalle forze sociali e istituzioni locali delle Marche Sud in considerazione della nuova situazione creata dal terremoto e dalla omogeneità di territori che potevano pertanto raggiungere obiettivi di efficienza.”

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