In Italia le banche ricoprono un ruolo primario nei rapporti con le imprese: per questo motivo spesso si sente parlare di finanza “banco-centrica”. La banca, seppur importante, non può rappresentare però l’unico riferimento per le imprese.

Così come risulta decisivo diversificare gli investimenti, la clientela e la produzione è importante diversificare anche le fonti finanziarie con soluzioni INTEGRATIVE a quelle bancarie.

Grazie allo sviluppo del settore fintech sono emerse, infatti, soluzioni ulteriori di accesso al credito che vanno sotto il nome di finanza alternativa. Facendo leva sull’innovazione tecnologica e sulla disintermediazione creditizia, la finanza alternativa ha come obiettivo quello di far fronte al fabbisogno di liquidità delle imprese attraverso il mercato dei capitali con velocità ed efficienza.

Le soluzioni Fintech forniscono alle PMI un modo innovativo per ottenere liquidità, sostenere investimenti e raggiungere i propri obiettivi.

Tra le principali forme di Fintech ci sono:
 
Peer-to-peer lending: piattaforme che mettono in contatto investitori e richiedenti di prestiti, permettendo a questi ultimi di ottenere finanziamenti con velocità maggiore rispetto al canale tradizionale soprattutto in termini di risposta (sia positiva che negativa);

Crowdfunding: piattaforme che permettono a imprese e progetti innovativi di raccogliere finanziamenti in cambio di quote di partecipazione o di premi;

Invoice trading: piattaforme di cessione di fatture che permettono alle imprese di ottenere liquidità anticipando il pagamento delle stesse nei confronti dei propri clienti.

Sembra tutto facile ma così non è! Per ottenere i risultati migliori è fondamentale una costante consulenza di finanza integrata che sappia aggiornare l’azienda nel dialogo con il nuovo mondo della finanza che è in continua evoluzione.

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